Francesi a Treviso per studiare il prosecco

TREVISO. «Perché i francesi hanno iniziato a bere prosecco, anziché champagne?». Decisa a risolvere questo dubbio amletico, una troupe di TF1 (il primo canale della televisione francese, l’equivalente della nostra Raiuno) è sbarcata ieri tra le colline di Crocetta del Montello per curiosare tra i filari di Villa Sandi. E cercare di capire le ragioni del boom nell’export delle bollicine di Marca, che mette a serio rischio lo storico predominio dello champagne sui mercati. La giornalista Hélène Grégoire e il suo cameraman, che costituiscono la troupe di TF1 specializzata nella realizzazione di servizi di informazione su agricoltura, vino e cibo, dopo essere atterrati nel Trevigiano – e favoriti da una splendida giornata di sole – hanno visitato il quartier generale e le tenute di Valdobbiadene del Gruppo Villa Sandi per spiegare ai telespettatori il successo di un vino diventato il principale competitor dello champagne sui mercati di tutto il mondo….


L’arte del Prosecco in mostra per i cinque sensi

TREVISO. Il Prosecco va in mostra. Scoprire cosa sta dietro alla bottiglia di vino attraverso un viaggio emozionale nella cultura, nella storia e nell’identità di un prodotto legato a Treviso, divenuto un successo mondiale; tutto questo sarà possibile a “Prosecco & Superiore ai Carraresi”, prima esposizione a tema mai realizzata in programma dall’11 novembre all’1 maggio 2018 a Casa dei Carraresi a Treviso. Obiettivo dichiarato è raccontare quello che ormai è il vino simbolo della Marca Trevigiana, divenuto nel mondo sinonimo di bere italiano in modo originale, esprimendo informazioni tecniche in una forma coinvolgente e accessibile a tutti: dagli appassionati e intenditori alle famiglie, dagli studenti delle scuole fino ai turisti italiani e stranieri. La mostra, ideata dall’imprenditore Paolo Lai, è sviluppata con il coordinamento scientifico del dott. Diego Tomasi del Crea-Ve e la collaborazione di Fondazione Cassamarca, i consorzi di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Montello e Colli Asolani…


Donna caccia i ladri con il mattarello

Caccia i ladri con il mattarello. In qualche fumetto o cartone animato degli scorsi decenni si possono vedere delle casalinghe arrabbiate che inseguono chi le ha fatte arrabbiare brandendo il mattarello. Qualche volta in queste semplici storielle capita che le vittime delle turbolente signore siano dei ladri maldestri. Venerdì sera a Trevignano un episodio da fumetto è però avvenuto nella realtà in un contesto che non aveva nulla di comico. Erano circa le 19 quando i soliti ignoti si sono introdotti in un’abitazione nei pressi della rivendita di prodotti per l’edilizia Dino Gheller srl in via Due Giugno. Lo scopo dei malviventi era certamente quello di rubare quello che si trovava in casa. I ladri però non immaginavano certo che nell’abitazione ci fosse qualcuno o comunque speravano di trovare persone spaventate dalla loro “visita”. In casa però c’era una donna risoluta che si è avvicinata loro brandendo il mattarello. I…


VENETO, SESTA REGIONE D’EUROPA

                                                                           di Enrico Andreoli VENEZIA  Ottobre 2017 Sesta Regione più visitata d’Europa. Tale è stato il recente responso fornito dall’Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, il quale ha fotografato per l’anno 2015 nel settore turismo non solo il ragguardevolissimo posizionamento del Nord Est, bensì la sua primazia nel terrotorio italiano. Difatti le dieci Regioni del Vecchio Continente più visitate nell’anno citato sono risultate nell’ordine le Canarie, l’Ile de France, la Catalogna, la croata Jadranska Hrvatska, le Baleari, il Veneto (appunto), l’Andalusia, la Costa Azzurra, la sempre transalpina Rhone-Alpes e Londra (la Toscana risulta undicesima). «E’ un risultato che deriva dalla vasta e molteplice offerta turistica del nostro territorio, ma anche dalle straordinarie capacità e dalla grande passione degli imprenditori veneti che operano nel settore dell’ospitalità» il commento del Governatore Luca Zaia, il quale prosegue «I nostri operatori hanno saputo abbinare costantemente negli anni l’esperienza e la tradizione all’innovazione e alla modernizzazione…


119° Fieracavalli e Verona Jumping Longines fei World Cup.

Puntuale come ogni anno, la Fieracavalli con cornice, la nostra meravigliosa citta’ di Verona,  ha aperto le sue porte per la 119° edizione.  Rumori di zoccoli, affettuosi nitriti e raglii eccheggiavano ovunque, nel quartiere fieristico. Carrozze della fine 800 ci facevano sognare di tempi ormai andati ma con il rispetto per le perle della memoria che audaci romantici appassionati, cercano di tramandare nella memoria di ognono di noi.  Il consueto appuntamento per gli affezionati degli asinelli da quelli sardi dal manto bianco con occhi azzurri ghiacchio, agli imponenti giganti buoni di martinafranca.   Nel padiglione 10,  i nostri amici cow boys si esibivano con la morfologia di cavalli Quarter Horse, Paint ed Appaloosa ,  l’Associazione Italiana Allevatori,  ci ha fatto riscoprire innumerevoli razze equine della nostra bella Italia, dal bardigiano, alla razza tolfetana, ai nostri bellissimi asinelli  piccini dell’Emilia Romagna, i muli,  il cavallo da tiro pesante rapido, e molti altri ancora,  la loro bellezza e’ un…


A Verona inaugurata oggi FieraCavalli

Sono 400mila i cavalli censiti in Italia, che conta 310mila cavalieri, cinquemila aziende e 48mila addetti, di cui 19mila allevatori. Numeri che fotografano una passione in crescita, quella per il cavallo, che registra un ricavo di circa 9 miliardi annui nel vecchio continente e un indotto che supera i 900 milioni di euro in Italia. «Da mercato semestrale dei cavalli di fine ‘800 fino alla moderna Fieracavalli: per quasi 120 anni abbiamo accompagnato l’evoluzione del mondo equestre» ha evidenziato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese in apertura stamani della fiera. giunta alla 119esima edizione. «Questo perché – ha proseguito – la rassegna riesce a rappresentare il settore nella sua globalità, promuovendone i comparti allevatoriale, turistico, sportivo e commerciale. »Un valore aggiunto unico che conferma la fiera punto di riferimento indiscusso per appassionati, atleti, operatori, istituzioni, federazioni e associazioni« ha concluso Danese. Confermata la particolare attenzione all’equiturismo, fenomeno in crescita in…


Vino e Bevande Veronafiere alleate Parma

Si chiama Wi-bev la nuova iniziativa fieristica a doppia targa, Parma e Verona, dedicata al settore delle tecnologie per il wine&beverage, un settore che per il solo comparto dei macchinari, attrezzature e tecnologie per la viticoltura e l’enologia pesa 3,6 miliardi di euro dei quali il 70% derivanti dall’export (fonte dati Istat 2016). La preview (su invito) dell’International Wine&Beverage Technologies Event, co-organizzato da Fiere di Parma e Veronafiere, guidate rispettivamente da Gian Domenico Auricchio e Maurizio Danese, è in programma dal 4 al 5 dicembre nell’abito di wine2wine, la piattaforma di aggiornamento, formazione e networking di Vinitaly-Veronafiere a supporto dell’attività imprenditoriale del settore vitivinicolo. La nuova rassegna è già in calendario dal 4 al 5 dicembre 2018. Tra Veronafiere e Fiere di Parma la collaborazione è storica. Da Vinitaly Cibus in Russia e Cina nel primo decennio del Duemila, alle recenti iniziative congiunte negli USA sotto l’ombrello del piano di…


Grana Padano e Parmigiano Reggiano: l’accordo Ceta con il Canada non funziona

Per il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano il Ceta «offre indubbi vantaggi ma i timori di una gestione canadese che limitasse molto i vantaggi previsti dall’aumento delle quote erano purtroppo fondati. Inoltre, il dazio del 246,5% sui formaggi UE in Canada rende economicamente inaccessibile importare caseari al di fuori delle quote». Lo afferma Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, commentando i primi effetti dell’accordo Ceta, la recente intesa che regolamenta l’esportazione di beni e di servizi tra i Paesi dell’Unione Europea e il Canada. «Le modalità con cui il Canada ha assegnato le quote aggiuntive previste dal CETA – prosegue Berni – cioè 16.000 tons suddivise annualmente per sei anni (2017/2022) quindi, al momento, 750 tons delle 2.600 annue per il 2017 e di conseguenza 5.300 tons per il 2018, non sta favorendo come avrebbe potuto e dovuto l’incremento delle esportazioni». Inoltre, «la distribuzione a pioggia ad…