all’osteria Zanze XVI si paga in bitcoin

Con i Bitcoin, la criptovaluta più famosa al mondo, si potrà presto pagare il conto al ristorante. A lanciare l’innovazione è Zanze XVI, la nuova osteria che ha aperto lo scorso 8 giugno in fondamenta dei Tolentini 231 a Venezia riprendendo la storica insegna di una trattoria esistente fin dal sedicesimo secolo (da qui il nome). «Stiamo seguendo il settore delle criptovalute da anni e stiamo lavorando con la tecnologia blockchain in diversi ambiti» spiega Nunzio Martinello, co-founder della tech company padovana Noonic insieme a Nicola Possagnolo, con cui condivide anche l’avventura di Zanze XVI. «Con Noonic abbiamo deciso di accettare i pagamenti in criptovalute sei mesi fa – prosegue Martinello –. Dal 22 gennaio, giorno di riapertura del ristorante dopo le ferie, anche Zanze XVI accetterà i pagamenti in questa forma. L’idea è stata fortemente voluta dallo chef Nicola Dinato». Quali vantaggi per i clienti? «La vera novità –…


IL VOTO ALL’ESTERO.

di Angelo Paratico   Il 4 marzo in Italia si vota per l’elezione di deputati e senatori, 11 giorni prima della naturale fine della legislatura, perché così ha decretato il Presidente Mattarella. Inoltre, si voterà anche per l’elezione dei governatori delle regioni Lombardia e Lazio. Voteremo per l’elezione dei 630 deputati e dei 315 senatori elettivi della XVIII legislatura, seguendo una nuova legge elettorale denominata Rosatellum 2 (legge 165) approvata alla Camera il 12 ottobre e dal Senato il 3 novembre 2017, che prevede un sistema elettorale misto fra proporzionale (vedi appendice A) e maggioritario (vedi appendice B). Il 37% dei seggi (232 alla Camera e 116 al Senato) è assegnato con un sistema maggioritario a turno unico in altrettanti collegi uninominali: in ciascun collegio è eletto il candidato più votato, secondo un sistema noto come first-past-the-post. Il 61% dei seggi (rispettivamente 386 e 193) sono ripartiti proporzionalmente tra le…


UN VECCHIO CASO MEDIATICO

di Angelo Paratico Il caso del tenete Vito Modugno. Un grande processo che incuriosì i nostri nonni. Uno dei processi più celebri nella storia italiana fu quello intentato al tenente Vito Modugno, e se fosse esistito “Porta a Porta” condotto da Bruno Vespa, non dubitiamo che ci avrebbe costruito sopra molte interessanti trasmissioni, con dibattiti, filmati e ricostruzioni. Vito Modugno nacque a Bitonto nel 1870 in una famiglia della piccola borghesia e fu mandato a studiare all’accademia militare di Torino, da dove uscì con i gradi di sottotenente del Genio.Era un uomo di piccola statura, con baffoni a manubrio e, per quanto ci è dato sapere, assai ambizioso. A Torino sedusse una maestrina milanese, tale Elettra Barbieri, che rimase incinta e diede alla luce un bambino. Non volendola sposare, s’offrì volontario per andare a combattere in Africa, ma lei lo seguì con la loro creatura, che però non resse a…


OSPEDALE DI NEGRAR : RINNOVATA LA DOMICILIAZIONE A BRUXELLES

di Enrico Andreoli NEGRAR (VR) 3 Gennaio 2018 Il “Sacro Cuore Don Calabria” si riconferma la prima ed unica struttura sanitaria del Veneto domiciliata presso la sede regionale europea. E’ stata rinnovata la domiciliazione tra il nosocomio valpolicellese e la sede di Bruxelles della Regione Veneto mediante la stipula della apposita convenzione. La domiciliazione permette all’Ospedale uno specifico appoggio logistico e tecnico ed un supporto qualificato in merito a tutte le opportunità presentate dall’Unione Europea mediante l’Ufficio regionale presente in terra belga. In altre parole fornisce consulenza per la partecipazione ai bandi della Commissione Europea relativi ai programmi continentali di finanziamento in campo sanitario, come Horizon 2020 (l’8° Programma Quadro Europeo sulla Ricerca ed Innovazione) e il Programma Salute Pubblica. Quali sono nello specifico i vantaggi per l’Ospedale? Il servizio Helpdesk ed Europrogettazione, finalizzato al monitoraggio della pubblicazione dei bandi e nella assistenza tecnica sulla redazione dei progetti, un database…



FINIS ITALIAE?

di Angelo Paratico  A margine al congresso di Fratelli d’Italia, tenuto a Trieste, il delegato Massimo Mariotti aveva organizzato un incontro riservato agli italiani all’estero. L’idea era quella di far risorgere il glorioso CTIM creato dal on. Mirko Tremaglia, che avevo avuto l’onore di rappresentante per nell’ estremo Oriente. Ricordiamo che senza on. Tremaglia e il CTIM gli italiani residenti all’estero non avrebbero mai potuto votare. Ricordiamocelo bene tutti. Una quarantina di nostri emigrati avevano partecipato a questo incontro, con l’ex ministro degli Esteri, Terzi di Sant’Agata, che aveva fatto da moderatore. Incaricato da Giorgia Meloni, Terzi è il responsabile per Fratelli d’Italia per i rapporti con gli italiani all’estero.Dopo qualche incertezza iniziale, alcuni dei rappresentati avevano esposto le loro esigenze e le loro speranze, lo stesso avevo fatto io, collegato in Skype da Hong Kong. Il risultato è stato positivo ma, secondo me, non si è andati al nocciolo…


L’export del vino trainato dal Prosecco

Spumanti italiani protagonisti a Natale: durante le prossime festività, nel nostro Paese verranno stappate 66 milioni di bottiglie di spumanti italiani (+6% sul 2016; bottiglie da 0,75l), mentre all’estero 174 milioni (+11%). Dai dati dell’Osservatorio del Vino, su stime Ismea, emerge che il comparto nazionale dei vini spumanti chiuderà il 2017 con una produzione di circa 671 milioni di bottiglie (5,032 mln di hl, +9% sul 2016) ed un export di 3,7 milioni di ettolitri (quasi 500 milioni; bottiglie da 0,75l) se fosse confermato il trend gennaio-settembre dell’anno. “Anche quest’anno, i vini spumanti italiani saranno protagonisti del Natale e, più in generale, delle festività – commenta Ernesto Abbona, presidente dell’Osservatorio del Vino -. Da evidenziare l’incremento dei consumi sul mercato interno, che ci porta a due considerazioni molto significative: l’economia interna è in ripresa e i consumi sono favoriti da un clima di maggior fiducia; il consumatore sta facendo notevoli…


SANTA LUSSIA A VERONA UNA FESTA CHE VIENE DA LONTANO

di Wally MASSIMO Non c’è bambino in terra scaligera che non conosca Santa Lucia. Ma perché in veronese si dice Santa Lùssia e non Santa Lussìa? Una ragione ben precisa c’è. Il noto storico  di cultura veronese , il prof. Giovanni Rapelli, ce la spiega così. La parola dialettale Lùssia deriva direttamente dal latino  e le lingue erano  coeve, anche se una era la lingua del popolo e l’altra  la lingua del clero e delle classi più erudite. Infatti in latino il femminile di Lucio era Lùcia.  In Sicilia orientale  (la Magna Grecia, con le città di Messina, Catania, Ragusa e Siracusa) invece il nome della santa siracusana veniva pronunciato Lucìa perché in greco questo nome  si pronunciava Luchìa.  La festa di Santa Lucia è diffusa in molte regioni italiane e nei paesi del Nord Europa, ma perché nel veronese si tributa una così grande importanza a questa santa? Secondo…